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 SALUTE = ESSERE SÈ STESSI

17 febbraio 2023

 

Ti sei mai chiesto perchè sei qui? perchè sei su questo incredibile pianeta?

Molto probabilmente si!

Forse ti sei dato anche una risposta, più o meno valida. Forse, anche se non ne sei consapevole,  la risposta l’hai archiviata in qualche parte del tuo inconscio.

La cosa di cui possiamo essere sicuri è che la tua risposta a questa domanda di base ha condizionato e condiziona  il tuo atteggiamento nei confronti della vita, ma anche della morte.

Naturalmente questo tuo atteggiamento influenza, attraverso i tuoi pensieri, le tue parole, le tue opere e le tue  omissioni , ogni aspetto della tua vita. Compreso logicamente la salute, quindi, la qualità e la durata della tua vita.

Il grande psichiatra e psicoterapeuta Carl Gustav Jung indica la via per riappropriarti del potere di controllo sulla tua vita:

Rendi conscio l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”.

 

Per scoprire la tua risposta a questa domanda fondamentale che fa da pilastro per la costruzione delle tue scelte, quindi, della tua vita, bisogna conoscere la tua storia e la storia del contesto sociale, culturale ed economico in cui hai vissuto fino ad adesso.

Forse conosci anche questa frase, si dice, di Charles Darwin:

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”

Il messaggio inconscio di questa frase, apparentemente neutrale e scientifica, è che l’obiettivo fondamentale per cui siamo su questo pianeta sia quello di sopravvivere, adattandosi passivamente alle circostanze mutevoli della vita.

A rafforzare quest’interpretazione sul significato della vita, nel nostro stupendo pianeta, c’è anche un’espressione molto frequente in politica e nella vita di tutti i giorni, bisogna “tirare a campare” che è sinonimo di “vivacchiare”.

In realtà tutti i dati scientifici indipendenti a disposizione ed anche la mia esperienza, come ricercatore, come oncologo e come clinico (oltre 42 anni di attività professionale), evidenziano che tutti gli esseri viventi ubbidiscono ad uno stesso comando. 

Questo comando, però, non è “sopravvivi”, come si vuole far intendere!  Non siamo su questo straordinario pianeta semplicemente per sopravvivere, vivacchiare o solo per consumare e sporcare.

Il vero comando a cui deve ubbidire ciascun essere vivente è “Realizza te stesso”!

Realizzare te stesso significa realizzare tutte le tue potenzialità, quindi, il comando è consequenzialmente anche quello di evolvere.

Solo se ogni parte realizza se stesso ed evolve, contribuisce a realizzare la magica bellezza del tutto, che è sotto i nostri occhi, a volte ciechi di fronte a tanta bellezza e a tanto miracolo.  Il tutto, a sua volta, realizza se stesso ed evolve, per dimostrare che non ci sono limiti che non possano essere varcati  dalla creatività, dalla bellezza e dalla forza della vita.

Le malattie sono sempre la conseguenza della violazione delle leggi della vita. Leggi materiali, ma anche leggi immateriali.

Una ghianda è su questo pianeta per realizzare una maestosa quercia. Bisogna imparare a vedere la quercia che c’è in una ghianda. Questo perchè, in qualche modo, nella ghianda c’è il progetto di una maestosa quercia.

Purtroppo il destino della ghianda dipenderà da una serie di circostanze esterne, più o meno favorevoli o sfavorevoli, che la ghianda potrà solo subire, perchè è solo reattiva.

L’essere umano, invece, è stato progettato per essere più forte dei geni, ma anche dell’ambiente. Ha un potere divino, scientificamente dimostrato, come sa chi ha letto il mio penultimo libro “L’AMORE È la medicina più potente”.

Quando sei stato concepito, in un puntino più piccolo di quello che potresti fare su un foglio bianco, c’era un progetto che non era solo anatomico (maschietto, femminuccia, colori degli occhi, capelli etc.), ma c’era anche, soprattutto, un progetto spirituale.

La malattia si realizza se si crea un ostacolo che, per innumerevoli motivi, non riesci a superare,  sia che si tratti della realizzazione del tuo progetto anatomico, sia che si tratti della realizzazione del tuo progetto spirituale.

Anche se, a dirla tutta, queste due componenti sono talmente interconnesse che è impossibile separarle nella pratica. Lo spirito e la materia rappresentano per l’essere umano due facce della stessa medaglia. La malattia, quindi, è la conseguenza naturale, diretta ed indiretta,  di problemi legati   alla  mancata realizzazione delle tue potenzialità.

Non è un caso che nel Sanscrito salute ( Swastha) significa “essere se stesso”. Swastha è composta da “Swa” che vuol dire “Sè” e “Stha” che significa “stare”,  quindi, salute significa “stare in sè”, “dimorare in sè”.

Dimorare in sé” per realizzare il proprio progetto di vita.

In base alla mia lunga esperienza clinica e di ricercatore posso affermare che qualsiasi sistema umano, dal singolo individuo a qualsiasi organizzazione creata da esso ( coppia, famiglia, azienda, multinazionale, partito, sindacato etc.), prima crolla spiritualmente, si ammala spiritualmente e, solo dopo, apre le porte ai nemici interni e/o esterni, quindi crolla materialmente.

Se il sistema umano è forte spiritualmente è estremamente difficile espugnarlo.

moltissime malattie da me riscontrate avevano come radice uno stato di malessere spirituale. Molte guarigioni, riscontrate anche nella letteratura scientifica, obiettivamente definite difficili o impossibili, avevano, parimenti, la loro radice in un ritrovato stato di benessere spirituale.

Claudio Pagliara

Oncologo

Presidente “La Medicina Olistica Nazionale”
Responsabile Dipartimento Scientifico SIM

Conosci te stesso
Conosci te stesso
17 febbraio 2023

 

Ti sei mai chiesto perchè sei qui? perchè sei su questo incredibile pianeta?

Molto probabilmente si!

Forse ti sei dato anche una risposta, più o meno valida. Forse, anche se non ne sei consapevole,  la risposta l’hai archiviata in qualche parte del tuo inconscio.

La cosa di cui possiamo essere sicuri è che la tua risposta a questa domanda di base ha condizionato e condiziona  il tuo atteggiamento nei confronti della vita, ma anche della morte.

Naturalmente questo tuo atteggiamento influenza, attraverso i tuoi pensieri, le tue parole, le tue opere e le tue  omissioni , ogni aspetto della tua vita. Compreso logicamente la salute, quindi, la qualità e la durata della tua vita.

Il grande psichiatra e psicoterapeuta Carl Gustav Jung indica la via per riappropriarti del potere di controllo sulla tua vita:

Rendi conscio l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”.

 

Per scoprire la tua risposta a questa domanda fondamentale che fa da pilastro per la costruzione delle tue scelte, quindi, della tua vita, bisogna conoscere la tua storia e la storia del contesto sociale, culturale ed economico in cui hai vissuto fino ad adesso.

Forse conosci anche questa frase, si dice, di Charles Darwin:

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”

Il messaggio inconscio di questa frase, apparentemente neutrale e scientifica, è che l’obiettivo fondamentale per cui siamo su questo pianeta sia quello di sopravvivere, adattandosi passivamente alle circostanze mutevoli della vita.

A rafforzare quest’interpretazione sul significato della vita, nel nostro stupendo pianeta, c’è anche un’espressione molto frequente in politica e nella vita di tutti i giorni, bisogna “tirare a campare” che è sinonimo di “vivacchiare”.

In realtà tutti i dati scientifici indipendenti a disposizione ed anche la mia esperienza, come ricercatore, come oncologo e come clinico (oltre 42 anni di attività professionale), evidenziano che tutti gli esseri viventi ubbidiscono ad uno stesso comando. 

Questo comando, però, non è “sopravvivi”, come si vuole far intendere!  Non siamo su questo straordinario pianeta semplicemente per sopravvivere, vivacchiare o solo per consumare e sporcare.

Il vero comando a cui deve ubbidire ciascun essere vivente è “Realizza te stesso”!

Realizzare te stesso significa realizzare tutte le tue potenzialità, quindi, il comando è consequenzialmente anche quello di evolvere.

Solo se ogni parte realizza se stesso ed evolve, contribuisce a realizzare la magica bellezza del tutto, che è sotto i nostri occhi, a volte ciechi di fronte a tanta bellezza e a tanto miracolo.  Il tutto, a sua volta, realizza se stesso ed evolve, per dimostrare che non ci sono limiti che non possano essere varcati  dalla creatività, dalla bellezza e dalla forza della vita.

Le malattie sono sempre la conseguenza della violazione delle leggi della vita. Leggi materiali, ma anche leggi immateriali.

Una ghianda è su questo pianeta per realizzare una maestosa quercia. Bisogna imparare a vedere la quercia che c’è in una ghianda. Questo perchè, in qualche modo, nella ghianda c’è il progetto di una maestosa quercia.

Purtroppo il destino della ghianda dipenderà da una serie di circostanze esterne, più o meno favorevoli o sfavorevoli, che la ghianda potrà solo subire, perchè è solo reattiva.

L’essere umano, invece, è stato progettato per essere più forte dei geni, ma anche dell’ambiente. Ha un potere divino, scientificamente dimostrato, come sa chi ha letto il mio penultimo libro “L’AMORE È la medicina più potente”.

Quando sei stato concepito, in un puntino più piccolo di quello che potresti fare su un foglio bianco, c’era un progetto che non era solo anatomico (maschietto, femminuccia, colori degli occhi, capelli etc.), ma c’era anche, soprattutto, un progetto spirituale.

La malattia si realizza se si crea un ostacolo che, per innumerevoli motivi, non riesci a superare,  sia che si tratti della realizzazione del tuo progetto anatomico, sia che si tratti della realizzazione del tuo progetto spirituale.

Anche se, a dirla tutta, queste due componenti sono talmente interconnesse che è impossibile separarle nella pratica. Lo spirito e la materia rappresentano per l’essere umano due facce della stessa medaglia. La malattia, quindi, è la conseguenza naturale, diretta ed indiretta,  di problemi legati   alla  mancata realizzazione delle tue potenzialità.

Non è un caso che nel Sanscrito salute ( Swastha) significa “essere se stesso”. Swastha è composta da “Swa” che vuol dire “Sè” e “Stha” che significa “stare”,  quindi, salute significa “stare in sè”, “dimorare in sè”.

Dimorare in sé” per realizzare il proprio progetto di vita.

In base alla mia lunga esperienza clinica e di ricercatore posso affermare che qualsiasi sistema umano, dal singolo individuo a qualsiasi organizzazione creata da esso ( coppia, famiglia, azienda, multinazionale, partito, sindacato etc.), prima crolla spiritualmente, si ammala spiritualmente e, solo dopo, apre le porte ai nemici interni e/o esterni, quindi crolla materialmente.

Se il sistema umano è forte spiritualmente è estremamente difficile espugnarlo.

moltissime malattie da me riscontrate avevano come radice uno stato di malessere spirituale. Molte guarigioni, riscontrate anche nella letteratura scientifica, obiettivamente definite difficili o impossibili, avevano, parimenti, la loro radice in un ritrovato stato di benessere spirituale.

Claudio Pagliara

Oncologo

Presidente “La Medicina Olistica Nazionale”
Responsabile Dipartimento Scientifico SIM