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Respira e immagina il tuo luogo sicuro

13 giugno 2023

Oggi ti parlerò di un argomento molto importante: la respirazione diaframmatica per connetterti alla tua interiorità e ritrovare la giusta connessione e centratura.

Come ben sai, il cambiamento è il motore della vita. Lo stesso essere umano vive in una dinamicità perenne con la natura ciclica. Il problema sorge nel momento in cui, per ragioni di ricerca di sicurezza, si  inizia a voler rendere statico ciò che per natura è dinamico. Da una parte abbiamo costruito una società con delle sicurezze materiali, dall’altro lato però questa modalità di pensiero e di comportamento va in contrasto con l’idea comune di cambiamento, visto come un aspetto pericoloso della vita.

Come possiamo quindi affrontare al meglio il cambiamento per il nuovo rinnovamento che si prospetta? Come possiamo gestire il cambiamento senza essere sopraffatti dalla paura o dall’incertezza?
Lo riassumo in tre parole: inspira, espira, immagina.
Il nostro respiro è come un ponte che collega il nostro corpo e la nostra mente, la quale spesso si trova ad una grande distanza dal luogo fisico in cui ci troviamo o addirittura in altre dimensioni legate al passato e al futuro.
Praticare una buona respirazione, meglio se diaframmatica, non solo aiuta ad espellere le tossine tramite la respirazione e a migliorare l’ossigenazione del sangue, ma permette anche di lasciare andare le tensioni e di rilassarsi. Il diaframma riveste una notevole importanza per la gestione emotiva; è come se fosse un dissipatore di energia che agisce nel suo movimento naturale.

Tendenzialmente quando si è tesi, si tende a respirare con la parte alta del torace, praticando così una respirazione detta non fisiologica in condizioni di calma. Dal diaframma dovrebbe dipendere circa il 70% della nostra respirazione. Il problema sorge quando si pratica la respirazione alta e superficiale in momenti in cui dovremmo essere sereni e tranquilli. Come se si fosse perennemente in pericolo.
Accendi una luce di consapevolezza: controlla durante la giornata la tua respirazione e nel caso correggila, rendila più lenta e profonda portandola a livello addominale.

Il cambiamento è il motore della vita… Il problema sorge nel momento in cui, per ragioni di ricerca di sicurezza, si  inizia a voler rendere statico ciò che per natura è dinamico

Un esercizio utile può essere questo: chiudi gli occhi e connettiti al tuo respiro che dev’essere rilassato, naturale e profondo. Metti la mano destra sull’ombelico e quella sinistra appoggiata sulla mano destra o sul torace; come preferisci. Conta fino a 2 o 3 durante l’inspirazione e tieni l’espirazione per un tempo più lungo, contando fino a 4, 5 o 6, in modo da evitare iper-ventilazione e poter rilassare mente e corpo.

Se hai difficoltà a muovere la pancia, allenati a farlo, concentrandoti prima attraverso l’immaginazione e poi provando realmente a muoverla. All’inizio potrà sembrarti difficile o macchinoso, ma con la pratica riuscirai a respirare di pancia in modo naturale e non forzato. Portando l’attenzione sul tuo respiro, fai una decina di cicli completi di respirazione, fino a rendere il tutto naturale. Alla fine concentrati su un’immagine che per te rappresenta la serenità e la felicità. Può essere un luogo immaginario o di vita reale, la cosa importante è che sia un luogo rilassante, bello, significativo.

Vivi ed assapora l’immagine come se la stessi vivendo davvero. Più la renderai vera e dettagliata e meglio sarà. Fallo per almeno 3-5 minuti e poi riapri gli occhi, questo sarà il tuo luogo sicuro a cui connetterti.

Andrea Giuffredi

Coach, Formatore e Istruttore Mindfulness

Respira e immagina il tuo luogo sicuro
Respira e immagina il tuo luogo sicuro
13 giugno 2023

Oggi ti parlerò di un argomento molto importante: la respirazione diaframmatica per connetterti alla tua interiorità e ritrovare la giusta connessione e centratura.

Come ben sai, il cambiamento è il motore della vita. Lo stesso essere umano vive in una dinamicità perenne con la natura ciclica. Il problema sorge nel momento in cui, per ragioni di ricerca di sicurezza, si  inizia a voler rendere statico ciò che per natura è dinamico. Da una parte abbiamo costruito una società con delle sicurezze materiali, dall’altro lato però questa modalità di pensiero e di comportamento va in contrasto con l’idea comune di cambiamento, visto come un aspetto pericoloso della vita.

Come possiamo quindi affrontare al meglio il cambiamento per il nuovo rinnovamento che si prospetta? Come possiamo gestire il cambiamento senza essere sopraffatti dalla paura o dall’incertezza?
Lo riassumo in tre parole: inspira, espira, immagina.
Il nostro respiro è come un ponte che collega il nostro corpo e la nostra mente, la quale spesso si trova ad una grande distanza dal luogo fisico in cui ci troviamo o addirittura in altre dimensioni legate al passato e al futuro.
Praticare una buona respirazione, meglio se diaframmatica, non solo aiuta ad espellere le tossine tramite la respirazione e a migliorare l’ossigenazione del sangue, ma permette anche di lasciare andare le tensioni e di rilassarsi. Il diaframma riveste una notevole importanza per la gestione emotiva; è come se fosse un dissipatore di energia che agisce nel suo movimento naturale.

Tendenzialmente quando si è tesi, si tende a respirare con la parte alta del torace, praticando così una respirazione detta non fisiologica in condizioni di calma. Dal diaframma dovrebbe dipendere circa il 70% della nostra respirazione. Il problema sorge quando si pratica la respirazione alta e superficiale in momenti in cui dovremmo essere sereni e tranquilli. Come se si fosse perennemente in pericolo.
Accendi una luce di consapevolezza: controlla durante la giornata la tua respirazione e nel caso correggila, rendila più lenta e profonda portandola a livello addominale.

Il cambiamento è il motore della vita… Il problema sorge nel momento in cui, per ragioni di ricerca di sicurezza, si  inizia a voler rendere statico ciò che per natura è dinamico

Un esercizio utile può essere questo: chiudi gli occhi e connettiti al tuo respiro che dev’essere rilassato, naturale e profondo. Metti la mano destra sull’ombelico e quella sinistra appoggiata sulla mano destra o sul torace; come preferisci. Conta fino a 2 o 3 durante l’inspirazione e tieni l’espirazione per un tempo più lungo, contando fino a 4, 5 o 6, in modo da evitare iper-ventilazione e poter rilassare mente e corpo.

Se hai difficoltà a muovere la pancia, allenati a farlo, concentrandoti prima attraverso l’immaginazione e poi provando realmente a muoverla. All’inizio potrà sembrarti difficile o macchinoso, ma con la pratica riuscirai a respirare di pancia in modo naturale e non forzato. Portando l’attenzione sul tuo respiro, fai una decina di cicli completi di respirazione, fino a rendere il tutto naturale. Alla fine concentrati su un’immagine che per te rappresenta la serenità e la felicità. Può essere un luogo immaginario o di vita reale, la cosa importante è che sia un luogo rilassante, bello, significativo.

Vivi ed assapora l’immagine come se la stessi vivendo davvero. Più la renderai vera e dettagliata e meglio sarà. Fallo per almeno 3-5 minuti e poi riapri gli occhi, questo sarà il tuo luogo sicuro a cui connetterti.

Andrea Giuffredi

Coach, Formatore e Istruttore Mindfulness

Andrea Giuffredi