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LE DOMANDE DELLA SALVEZZA

21 giugno 2023

Mi trovo spesso a commentare la vita nel suo accadere e nel suo manifestarsi. È per me ormai un esercizio di osservazione e di lettura al di là di ogni giudizio e pregiudizio. Sono molto più interessato a considerare e a comprendere una dimensione dell’esistenza, che ha poco a che vedere con ciò che si rappresenta nell’esercizio della mente umana, così come è andata riducendosi. Attenzione però, quello a cui mi riferisco non è qualcosa di opinabile o estraneo alla vita stessa: stiamo parlando delle leggi e dei codici che la regolano e del loro significato, sia esistenziale che spirituale. Tant’è che di fronte alle domande “chi siamo e cosa stiamo facendo qui?”,”come dovremmo vivere?”,”cosa dovremmo fare per realizzare appieno il nostro potenziale?” ben pochi saprebbero rispondere. Domande che, per altro, nessuna altra specie vivente sente il bisogno, o ha la facoltà, di porsi. Perché in loro la vita “semplicemente avviene” e quelle leggi, quei codici, si verificano e si riproducono più per istinto che per consapevole scelta.

Il cervello umano ci libera dalla “dipendenza istintuale”, ma ci consegna una grande possibilità e responsabilità: vivere la vita per incontrare questa verità imprescindibile e per assecondare la nostra natura e la nostra coscienza. Ho sempre pensato che nell’affermazione biblica “Dio si è fatto uomo” si volesse intendere che l’energia che crea ogni cosa (Dio) avesse dato all’essere umano la facoltà di intendere questo mistero e questo processo proprio per creare il “paradiso” (la gioia, l’amore e la pace) dentro di sé e, quindi, sulla terra. Tutto il linguaggio allegorico che accompagna il messaggio Cristico, evangelico e tutta la letteratura religiosa, parla di questo. Come sfida evolutiva dell’umanità e tutte le vicende e le vicissitudini passate, presenti e future sono e saranno sempre riconducibili a questa questione.

Non si tratta di lottare contro qualcuno; quando ciascuno riprenderà la giusta direzione della propria vita, ciò che non avrà più ragione d’essere si spegnerà da solo, perché non è più alimentato…

Quindi la capacità di seguire le leggi naturali va educata. La sua chiave di lettura, i pensieri che produce, le reazioni e le emozioni che genera, che diventano l’idea che ci facciamo di noi, sono fortemente dipendenti dall’esperienza e dalle suggestioni che abbiamo vissuto e ricevuto. La buona notizia, contrariamente a ciò che il nostro cervello può farci credere, è che questa attuale situazione mondiale è una resa dei conti (non è la prima e non sarà l’ultima) perché tutto ciò che va contro le leggi è destinato a fallire (coronavirus, confusione politica, economia speculativa, inquinamento ambientale, violenze gratuite, malattie, ansia e infelicità) diventando una grande opportunità di risveglio personale e sociale.

Mentre stavo scrivendo, e mi stavo chiedendo come chiudere questo articolo, magicamente mi arriva un WhatsApp dal mio caro amico Paolo che mi dice: “Ciao Corrado. Sto leggendo un libro di Anne Givaudan (un’autrice francese che ha scritto più di 30 libri di spiritualità). Ho letto un pensiero bellissimo, e direi indicato per questo periodo. Te lo mando!”.

Il pensiero è questo: “Non si tratta di lottare contro qualcuno; quando ciascuno riprenderà la giusta direzione della propria vita, ciò che non avrà più ragione d’essere si spegnerà da solo, perché non è più alimentato. Basta che ciascuno faccia un passo avanti ogni giorno per smettere di nutrire ciò che non desidera più alimentando invece ciò che vuole accada sulla terra: un passo alla volta, un passo dopo l’altro

Corrado Ceschinelli

Psico-Sociologo, Life Coach, Formatore. Autore del libro “Codice Vitariano”

Le domande della salvezza
Le domande della salvezza
21 giugno 2023

Mi trovo spesso a commentare la vita nel suo accadere e nel suo manifestarsi. È per me ormai un esercizio di osservazione e di lettura al di là di ogni giudizio e pregiudizio. Sono molto più interessato a considerare e a comprendere una dimensione dell’esistenza, che ha poco a che vedere con ciò che si rappresenta nell’esercizio della mente umana, così come è andata riducendosi. Attenzione però, quello a cui mi riferisco non è qualcosa di opinabile o estraneo alla vita stessa: stiamo parlando delle leggi e dei codici che la regolano e del loro significato, sia esistenziale che spirituale. Tant’è che di fronte alle domande “chi siamo e cosa stiamo facendo qui?”,”come dovremmo vivere?”,”cosa dovremmo fare per realizzare appieno il nostro potenziale?” ben pochi saprebbero rispondere. Domande che, per altro, nessuna altra specie vivente sente il bisogno, o ha la facoltà, di porsi. Perché in loro la vita “semplicemente avviene” e quelle leggi, quei codici, si verificano e si riproducono più per istinto che per consapevole scelta.

Il cervello umano ci libera dalla “dipendenza istintuale”, ma ci consegna una grande possibilità e responsabilità: vivere la vita per incontrare questa verità imprescindibile e per assecondare la nostra natura e la nostra coscienza. Ho sempre pensato che nell’affermazione biblica “Dio si è fatto uomo” si volesse intendere che l’energia che crea ogni cosa (Dio) avesse dato all’essere umano la facoltà di intendere questo mistero e questo processo proprio per creare il “paradiso” (la gioia, l’amore e la pace) dentro di sé e, quindi, sulla terra. Tutto il linguaggio allegorico che accompagna il messaggio Cristico, evangelico e tutta la letteratura religiosa, parla di questo. Come sfida evolutiva dell’umanità e tutte le vicende e le vicissitudini passate, presenti e future sono e saranno sempre riconducibili a questa questione.

Non si tratta di lottare contro qualcuno; quando ciascuno riprenderà la giusta direzione della propria vita, ciò che non avrà più ragione d’essere si spegnerà da solo, perché non è più alimentato…

Quindi la capacità di seguire le leggi naturali va educata. La sua chiave di lettura, i pensieri che produce, le reazioni e le emozioni che genera, che diventano l’idea che ci facciamo di noi, sono fortemente dipendenti dall’esperienza e dalle suggestioni che abbiamo vissuto e ricevuto. La buona notizia, contrariamente a ciò che il nostro cervello può farci credere, è che questa attuale situazione mondiale è una resa dei conti (non è la prima e non sarà l’ultima) perché tutto ciò che va contro le leggi è destinato a fallire (coronavirus, confusione politica, economia speculativa, inquinamento ambientale, violenze gratuite, malattie, ansia e infelicità) diventando una grande opportunità di risveglio personale e sociale.

Mentre stavo scrivendo, e mi stavo chiedendo come chiudere questo articolo, magicamente mi arriva un WhatsApp dal mio caro amico Paolo che mi dice: “Ciao Corrado. Sto leggendo un libro di Anne Givaudan (un’autrice francese che ha scritto più di 30 libri di spiritualità). Ho letto un pensiero bellissimo, e direi indicato per questo periodo. Te lo mando!”.

Il pensiero è questo: “Non si tratta di lottare contro qualcuno; quando ciascuno riprenderà la giusta direzione della propria vita, ciò che non avrà più ragione d’essere si spegnerà da solo, perché non è più alimentato. Basta che ciascuno faccia un passo avanti ogni giorno per smettere di nutrire ciò che non desidera più alimentando invece ciò che vuole accada sulla terra: un passo alla volta, un passo dopo l’altro

Corrado Ceschinelli

Psico-Sociologo, Life Coach, Formatore. Autore del libro “Codice Vitariano”

Corrado Ceschinelli