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Depurarsi per rinforzarsi

29 maggio 2023

Per quanto possiamo essere attraversati dalla preoccupazione, dall’incertezza e dall’angoscia, c’è qualcosa di buono che possiamo imparare da questo periodo. È risaputo che non tutto il male vien per nuocere! Non che, prima del Coronavirus, non ci fossero condizioni allarmanti sullo stato di salute generale dell’umanità e dell’ambiente, ma certo è che questa situazione e la sua risonanza nella vita di ognuno, forse, ci ha resi più disponibili e più sensibili a considerare meglio alcuni meccanismi e alcune evidenze, al di là degli allarmismi, delle politiche sul contagio e della manipolazione dei numeri.

Partiamo da una verità: tutto ciò che è contro Natura e contro le leggi della vita è destinato a presentarci un conto in misura dell’offesa e del grado di sostenibilità dell’Universo stesso. Un altro aspetto della verità è che tutto tende alla conservazione degli equilibri sistemici dentro e fuori di noi, e la cosa più drammatica e paradossale è che l’uomo, con il suo agire e con le sue scelte, è la variabile più critica di questo processo.

Se questi due assunti (per altro non opinabili) della verità fossero considerati e contemplati nel nostro vivere, porremmo la nostra attenzione sulle cause di ogni squilibrio, di ogni sofferenza e di ogni malattia e aprirebbero la strada verso la responsabilità, personale e politica, delle nostre decisioni e dell’intera cultura del vivere e del fare economia. Il circo della vita, dove sono immerse le nostre esistenze e le nostre esperienze, addomestica le menti e le coscienze sebbene l’Universo (come abbiamo detto) cerchi in tutti i modi di farci tornare alla realtà che si ripete da milioni di anni, di stagione in stagione, di fiore in fiore, di uomo in uomo. Un miracolo, un mistero che noi chiamiamo vita; un principio che la medicina chiama “omeostasi” ovvero la capacità degli esseri viventi di mantenere costanti gli equilibri interni, nonostante il variare delle condizioni esterne. Entro certi limiti, naturalmente.

Tutto ciò che è contro Natura e contro le leggi della vita è destinato a presentarci un conto in misura dell’offesa e del grado di sostenibilità dell’Universo stesso. 

Le patologie sono la risultante di alterazioni protratte nel tempo, oltre quei limiti. Come facciamo a misurare quanto le offese che infliggiamo all’ambiente saranno sopportabili dalle leggi del pianeta, se non siamo nemmeno in grado di riconoscere le offese che infliggiamo alle nostre vite? Molto difficile da dire! In questo periodo di forzata assenza umana, abbiamo assistito a come la Natura sappia ripristinarsi, se viene rispettata: l’aria diventa pulita, l’acqua di laghi e fiumi torna limpida e tutto sembra rinascere. L’inquinamento da sostanze chimiche, da microplastiche ingerite, da tossine endogene che ci espone a molte degenerazioni, riducendo notevolmente la qualità e la durata della nostra vita, è anche dentro di noi.

Ecco perché “depurarsi dentro” con strategie detossinanti, con tecniche di digiuno breve e naturalmente con un’alimentazione e un movimento corretto ci “rinforza” e ci dà immediati benefici funzionali perché assecondiamo la nostra predisposizione congenita all’equilibrio di cui abbiamo parlato.

Yoshinori Ohsumi, biologo e premio Nobel per la medicina nel 2016, ha chiamato questo equilibrio “autofagia”. Ma senza il necessario risveglio della nostra coscienza – la “mission” della Nuova Educazione – c’è il serio pericolo che tutto torni come era prima, ignorando il grande monito che proprio il coronavirus, a prescindere dalla sua realtà patogenica e dalla dietrologia della premeditazione, è venuto, come non mai a rammentarci.

Corrado Ceschinelli

Psico-Sociologo, Life Coach, Formatore. Autore del libro “Codice Vitariano”

depurarsi per rinforzarsi
depurarsi per rinforzarsi
29 maggio 2023

Per quanto possiamo essere attraversati dalla preoccupazione, dall’incertezza e dall’angoscia, c’è qualcosa di buono che possiamo imparare da questo periodo. È risaputo che non tutto il male vien per nuocere! Non che, prima del Coronavirus, non ci fossero condizioni allarmanti sullo stato di salute generale dell’umanità e dell’ambiente, ma certo è che questa situazione e la sua risonanza nella vita di ognuno, forse, ci ha resi più disponibili e più sensibili a considerare meglio alcuni meccanismi e alcune evidenze, al di là degli allarmismi, delle politiche sul contagio e della manipolazione dei numeri.

Partiamo da una verità: tutto ciò che è contro Natura e contro le leggi della vita è destinato a presentarci un conto in misura dell’offesa e del grado di sostenibilità dell’Universo stesso. Un altro aspetto della verità è che tutto tende alla conservazione degli equilibri sistemici dentro e fuori di noi, e la cosa più drammatica e paradossale è che l’uomo, con il suo agire e con le sue scelte, è la variabile più critica di questo processo.

Se questi due assunti (per altro non opinabili) della verità fossero considerati e contemplati nel nostro vivere, porremmo la nostra attenzione sulle cause di ogni squilibrio, di ogni sofferenza e di ogni malattia e aprirebbero la strada verso la responsabilità, personale e politica, delle nostre decisioni e dell’intera cultura del vivere e del fare economia. Il circo della vita, dove sono immerse le nostre esistenze e le nostre esperienze, addomestica le menti e le coscienze sebbene l’Universo (come abbiamo detto) cerchi in tutti i modi di farci tornare alla realtà che si ripete da milioni di anni, di stagione in stagione, di fiore in fiore, di uomo in uomo. Un miracolo, un mistero che noi chiamiamo vita; un principio che la medicina chiama “omeostasi” ovvero la capacità degli esseri viventi di mantenere costanti gli equilibri interni, nonostante il variare delle condizioni esterne. Entro certi limiti, naturalmente.

Tutto ciò che è contro Natura e contro le leggi della vita è destinato a presentarci un conto in misura dell’offesa e del grado di sostenibilità dell’Universo stesso. 

Le patologie sono la risultante di alterazioni protratte nel tempo, oltre quei limiti. Come facciamo a misurare quanto le offese che infliggiamo all’ambiente saranno sopportabili dalle leggi del pianeta, se non siamo nemmeno in grado di riconoscere le offese che infliggiamo alle nostre vite? Molto difficile da dire! In questo periodo di forzata assenza umana, abbiamo assistito a come la Natura sappia ripristinarsi, se viene rispettata: l’aria diventa pulita, l’acqua di laghi e fiumi torna limpida e tutto sembra rinascere. L’inquinamento da sostanze chimiche, da microplastiche ingerite, da tossine endogene che ci espone a molte degenerazioni, riducendo notevolmente la qualità e la durata della nostra vita, è anche dentro di noi.

Ecco perché “depurarsi dentro” con strategie detossinanti, con tecniche di digiuno breve e naturalmente con un’alimentazione e un movimento corretto ci “rinforza” e ci dà immediati benefici funzionali perché assecondiamo la nostra predisposizione congenita all’equilibrio di cui abbiamo parlato.

Yoshinori Ohsumi, biologo e premio Nobel per la medicina nel 2016, ha chiamato questo equilibrio “autofagia”. Ma senza il necessario risveglio della nostra coscienza – la “mission” della Nuova Educazione – c’è il serio pericolo che tutto torni come era prima, ignorando il grande monito che proprio il coronavirus, a prescindere dalla sua realtà patogenica e dalla dietrologia della premeditazione, è venuto, come non mai a rammentarci.

Corrado Ceschinelli

Psico-Sociologo, Life Coach, Formatore. Autore del libro “Codice Vitariano”

Corrado Ceschinelli